La profiloplastica è una metodica chirurgica che permette di correggere il profilo facciale. Generalmente si interviene su naso e mento, nella stessa seduta chirurgica. La più frequente combinazione è quella di un paziente che ha un naso pronunciato nel profilo, la classica gobba nella dizione più comune, con un mento sfuggente.
In questi casi si opera il naso per ottenere un profilo rettilineo e si aggiunge volume mentale per correggere il mento sfuggente e aumentarne la proiezione.
Le opzioni per la correzione del mento sfuggente sono tre.
La prima è la mentoplastica non chirurgica. Si può aumentare le proiezione del mento e la sua dimensione con dei filler riassorbibili. Questa è una metodica di tipo ambulatoriale, non è un intervento chirurgico. Si esegue in pochi minuti con una convalescenza che è praticamente nulla. E’ riservato però questo trattamento di medicina estetica ai casi di mento sfuggente di piccola entità.
Per il mento sfuggente di entità media è consigliabile invece la mentoplastica additiva, quindi con il con posizionamento di una protesi di mento che ne aumenta sia le dimensioni che la proiezione.
Si tratta di un intervento chirurgico eseguibile in anestesia locale con una lieve sedazione. Il tempo chirurgico è di circa un’ora, in day-hospital e con un post operatorio abbastanza leggero.
Il terzo caso riguarda invece quello di mento sfuggente più grave ma con il combaciamento dei denti normale. Si tratta semplicemente di un mento fortemente retratto, poco sviluppato.
In questo caso è indispensabile intervenire con una operazione chirurgica: la mentoplastica di avanzamento.
L’intervento chirurgico è un po’ più lungo, con un post operatorio più pesante, con lividi e gonfiore, che richiede dai 7 ai 10 giorni per la guarigione.
Ovviamente le tre opzioni vengono valutate sia durante la visita con l’elaborazione delle foto e con alcuni dati di cefalometria.